Per una Storia della Sinistra.Dallo Stalinismo al Neo-Liberismo,le tappe di un'evoluzione
di Stefano Zecchinelli
1. Dopo aver cercato di spiegare le ragioni Teorico-Politiche che hanno portato all’esaurimento della Coppia Dicotomica Destra/Sinistra cercherò di dire qualcosa sulle formazioni politiche che si chiamano Comuniste o di Sinistra Radicale.
Le problematiche che questo argomento comporta verranno da me approfondite facendo riferimento ai motivi socio-culturali (farò quindi un’analisi sociologica) che hanno spinto i comunisti (o presunti tali) ad aderire al Neo-Liberismo.
In questo intervento parlerò di alcune correnti interne ai Partiti che ultimamente hanno dato vita alla Federazione della Sinistra e farò un cenno ai Movimenti a loro esterni come Sinistra Critica,ovviamente manterrò le coordinate proprie del Materialismo Storico a cui un vero Comunista non deve mai rinunciare.
Prima di immergermi nel mondo della Sinistra Radicale Italiana (o per alcuni Sinistra Post-Comunista) voglio fare qualche cenno sul Pci.
2. Dirò subito che il Pcd’Italia a seguito della Stalinizzazione (il gruppo dirigente fondatore che faceva capo a Bordiga fu espulso insieme ad altri oppositori vicini alle posizioni di Trotsky) non aveva nulla a che vedere con il Partito nato a Livorno nel Gennaio 1921.
Come ho già detto (nel mio scritto in risposta a Luciano Vasapollo) il Pci terminata la guerra doveva adeguarsi al nuovo ordine di Yalta che relegava l’Italia nel Blocco Ovest,Togliatti quindi mise in piedi un Partito Socialdemocratico nella pratica elettoralistica ma che manteneva una struttura fortemente centralizzata con una casta di burocrati al potere.
Il Kausky che contrappose la Democrazia al Capitalismo venne ripreso nella formulazione della ‘’Via Italiana al Socialismo’’ ma ovviamente era un Kausky di gran lunga peggiorato essendo l’Spd (come ho già detto) un partito che manteneva il pluralismo interno.
Inoltre ‘’Il Nostro’’ (mi riferisco a Togliatti) non considerò il successivo Boom Economico (processo di modernizzazione del Capitalismo Italiano) e al primato della Storia fece succedere il primato della Sociologia.
Il Partito di Togliatti mantenne in forza della così detta ‘’doppiezza togliattiana’’ un linguaggio anti-capitalistico ma in realtà era ben inserito nell’ordine costituzionale e non aveva possibilità di svincolarsi da questo (da lì le critiche alla Legalità Borghese di Galvano Della Volpe e del primo Lucio Colletti).
La situazione cambiò nell’epoca berlingueriana quando il Pci si fece investire da un vero e proprio processo di atlantizzazione guadagnandosi i favori della borghesia progressista italiana (ci tengo a sottolineare che l’idea di progresso è propria della Sinistra Post-Moderna).
Arrivati a questo punto devo fermarmi (molto brevemente) su un evento che considero particolarmente significativo e da lì azzardare qualche ipotesi.
Nel 1969 Enrico Berlinguer condannò a Mosca la repressione dei Comunisti Praghesi e difese gli scomunicati Comunisti Cinesi.
Che dietro ‘’la Primavera di Praga’’ ci fosse la mano di forze esterne è cosa ormai risaputa,lo stesso Dubcek fu acclamato durante la ‘’Rivoluzione di Velluto’’,ma la riabilitazione dei Comunisti Cinesi deve essere ricollegata ad un altro importante avvenimento.
Nel 1971 con due visite a Pechino Kissinger incontra il Premier Cinese Zhou En Lai e pone le basi per il summit del febbraio 1972 fra Nixon e Mao.
I due paesi non stipuleranno nessun Trattato ma affermano di voler prevenire qualsiasi tentativo egemonico in Asia,in questo modo la Cina intensificò gli scambi economici e culturali con gli Usa e isolò l’Urss.
Si vanno a delineare dei nuovi assetti Geo-Strategici,l’Imperialismo viene stravolto fin dalla sua Struttura Economica e i Partiti non possono non rapportarsi a questi cambiamenti.
Questa per me che cerco di procedere utilizzando (anche) il Metodo Geo-Politico è una chiave di lettura più che valida per comprendere le vere ragioni della de-stalinizzazione del Pci (in una prospettiva Euro-Atlantica e non più Euro-Asiatica) e la funzione che questo ricoprirà nelle vicende riguardanti il Capitalismo Italiano.
3. Negli anni ’70 si consumò anche la guerra fra Pci e Psi per dimostrare alla Borghesia chi avesse veramente il controllo sulla Classe Operaia e non possiamo dire che fu il Pci il vincitore (come osserva anche Roberto Massari nel suo attentissimo studio sulla Sinistra Radicale) data la continua perdita di voti operai che si è consumata con le vittorie elettorali di Forza Italia e della Lega Nord.
A seguito del Compromesso Storico i dirigenti del Pci si batterono per le esigenze congiunturali e non solo storiche del Capitalismo Italiano,inserendosi in veri e propri gruppi finanziari (basta pensare ai vari scandali giudiziari che hanno colpito personaggi provenienti da quella parte politica).
Questo gruppo politico con la fine del Capitalismo di Stato Sovietico (la storiografia ufficiale parla di Comunismo Storico) si riciclò pacificamente in Pds,Ds e infine Pd.
Fatte queste considerazioni preliminari mi soffermerò sul problema delle Burocrazie e cercherò di applicare questo approccio analitico alla ‘’Sottocasta’’ (non possiamo parlare di Casta Dominante) della Sinistra Radicale.
4. Roberto Michels,storico e sociologo del Movimento Operaio,osserva come all’interno del Partito Socialdemocratico dei primi anni del Novecento i capi operai potessero trasformarsi in burocrati agiati molto simili ai Borghesi che si proponevano di combattere.
Michels afferma che questo cambiamento non dipende da colpe umane individuali ma da una legge chiamata Legge del Funzionamento Oligarchico secondo cui per fronteggiare la Borghesia l’Spd doveva adottare tutte le sue regole.
Roberto Massari nel suo Saggio su ‘’I Forchettoni Rossi’’ cerca di applicare l’analisi delle Burocrazie fatta da tre Teorici Marxisti di formazione culturale diversa:Gilas,Poulantzsas e Naville.
Milovan Gilas è stato un Teorico di prima grandezza,ha formulato la ‘’Via Jugoslava al Socialismo’’ (mai applicata da Tito) ed è stato un grande conoscitore degli Apparati di Potere Stalinisti.
Nel 1957 scrisse il Saggio ‘’La nuova classe’’ che gli costò sette anni di reclusione nelle carceri del‘’Compagno’’ Tito.
Secondo Gilas il Partito al potere inizia a trasformarsi nella ‘’Nuova Classe’’,gli apparati burocratici acquistano una vera e propria forza sociale.
La sua analisi per certi versi è molto simile a quella sul Collettivismo Bucratico fatta da Bruno Rizzi (e criticata da Trotsky) secondo cui le Burocrazie esercitano una vera e propria oppressione di classe.
All’interno della ‘’Nuova Classe’’ crescono le ambizioni,il servilismo,le gelosie,la continua ricerca del privilegio,esterno agli stessi apparati burocratici (conflitto fra il dentro e il fuori),tutti elementi (continua Gilas) che porteranno ad un suo superamento indolore.
In questo modo il Comunista Macedone prevede con lucidità in riciclaggio della Dirigenza del PCUS in Borghesie Private.
Poulantzsas era un althusserista greco,ostile al Trotskismo anche se apprezzò l’analisi di Trotsky dello Stato Fascista.
Il suo libro più importante su questo argomento si intitola ‘’Potere politico e classe sociale’’,Roberto Massari fa riferimento al Capitolo ‘’Le burocrazie e le elites’’, soffermandosi proprio sull’ultimo paragrafo ‘’La burocrazia e la lotta di classe’’.(1)
Secondo il Marxista Greco la Lotta di Classe non può intaccare il potere della Casta (burocrazia) la quale ha il compito di mantenere l’ equilibrio fra gli apparati dello Stato e il conflitto di classe (osserva Massari).
Poulantzsas inoltre paragonerà i piccoli apparati burocratici alla burocrazia di cui parlava Marx e cioè la classe contadina dedita alla piccola produzione.
Questo approccio è interessante dato che la ‘’piccola borghesia radicalizzata’’ è da sempre stata una base sociale dei Partiti Stalinisti (soprattutto nel processo di decolonizzazione,penso al Nazionalismo Arabo ma potrei citare molti altri esempi) anche se è difficile classificare i ‘’Forchettoni Rossi’’ ormai filo-americani come seguaci del ‘’Meraviglioso Georgiano’’.
Un’altra concetto caro a Poulantzsas (e in modo diverso a Naville) è quello di ‘’Feticcio del Potere’’,’’figlio bastardo’’ del Feticcio delle Merci,attraverso cui si stabiliscono le regole proprie delle gerarchie nella Società Capitalistica.
5. Pierre Naville è stato uno dei più importanti Teorici Trotskisti dell’interno Novecento.
Esperto di Strategia Militare,studioso di Sociologia del Lavoro,’’eminente surrealista’’.il suo lavoro sulle Burocrazie è una straordinaria lezione di analisi marxista.
Nel Saggio ‘’Burocrazie e rivoluzione’’ Naville analizza il fenomeno delle Burocrazie in modo congiunto,facendo cioè un parallelo fra gli ‘’Stalinismi di Mercato’’ (azzardo questa formula alternativa al Capitalismo di Stato) e i paesi Capitalistici.
Cercherò adesso di accennare molto brevemente (come del resto ho fatto anche per gli altri autori) qualche aspetto saliente della sua teoria.
‘’Il Nostro’’ (riferito a Naville) parla della formazione delle Burocrazie non solo nei grandi Partiti Socialisti ma anche nei piccoli Partitini Comunisti come ad esempio la Ligue Francese.
Il Partito nel momento in cui deve rapportarsi all’Ordine Costituzionale (Ordine Borghese) diventa una macchina (dice Naville) il cui modello va ricercato negli eserciti (la sua analisi ricorda quella di Michels) e questo avviene anche quando non è al potere.
Questa Macchina di Consensi non fa altro che richiamarsi alle masse e ultimamente ai movimenti,proprio perché masse e movimenti presentano interessi particolari al loro interno e quindi non hanno un carattere classista (cosa chiara ad ogni Marxista che si rispetti).
Detto questo possiamo chiederci che cosa avrebbe pensato un gigante come lui di Movimenti Politici come il Popolo Viola e il suo futuro candidato al ruolo di Capo del Governo,Nichi Vendola.
Stendiamo un velo pietoso su queste miserie e cerchiamo di mantenere alto il tenore del dibattito o almeno nei limiti delle mie possibilità cercherò di farlo.
6. Questo metodo è basilare per poter comprendere il processo degenerativo della Sinistra Radicale e dei partiti che ne fanno capo.
Per ora mi sono ‘’limitato’’ a fare considerazioni Sociologiche e Teorico Politiche (molte delle quali sono state sviluppate meglio in altri miei scritti) ma questo processo di de-costruzione dell’Ideologia Dominante a riguardo della Coppia Dicotomica Destra/Sinistra è stato mandato avanti da altri eccelsi pensatori (di formazione culturale diversa) come Roberto Massari (un Comunista Libertario che viene dalla Quarta Internazionale) o Costanzo Preve (un Filosofo di formazione Lukacciana).
Detto questo continuerò a sviluppare i punti che ho già messo a fuoco e proverò fare delle previsioni sugli sviluppi dei Capitalismi nella fase Multipolare.
Ritornando sul tema della ‘’Sinistra Radicale’’ mi voglio fermare su alcuni gruppi politici e fare qualche brevissima osservazione.
In questa sede ho deciso di parlare (come avevo detto nella parte introduttiva dell’Articolo) dei Comunisti Italiani (Pdci),dell’Ernesto (Corrente Interna a Rifondazione Comunista) e farò due brevissimi cenni a Sinistra Critica e la Corrente di Falce e Martello (sempre interna al Prc).
Iniziamo questo breve viaggetto.
7. Il Partito dei Comunisti Italiani è stato fondato da Oliviero Diliberto e Armando Cossutta l’11 ottobre 1998.
Questo Partito si pone l’obiettivo di costruire un Fronte Neo-Berlingueriano attraverso la tattica delle larghe alleanze,dai settori moderati dei cattolici fino alla Sinistra di Movimento,il punto di riferimento resta il Compromesso Storico stipulato da Enrico Berlinguer con la DC nel 1976.
Queste ovviamente sono delle considerazioni preliminari molto superficiali ma entriamo nel vivo del problema.
Il Governo di Centro-Sinistra guidato da Romano Prodi nel biennio 1996-1998 applicando le disposizioni della Comunità Europea inizia il processo di precarizzazione del lavoro (Legge Treu),la privatizzazione dei servizi pubblici (con la vendita ai privati della Telecom) e delle Università (con la legge di Luigi Berlinguer),solo per citare qualche esempio.
Questo creò dei forti malcontenti all’interno del Prc e i primi scontri fra l’area Movimentista che proveniva da Democrazia Proletaria e dal Sindacalismo di Sinistra con l’Area Cossuttiana incrostata ideologicamente su posizioni governiste.
Fausto Bertinotti (classico esempio di infatuato per dirla con Naville dal ‘’Feticcio del Potere’’) per evitare che il Partito gli sfuggisse di mano chiese al Governo una Finanziaria di Risarcimento per i ceti più bassi che fino ad allora avevano pagato il prezzo imposto dall’Imperialismo Europeo.
La Finanziaria che fra l’altro suscitò gli entusiasmi della base del partito fu respinta e Bertinotti il 9 Ottobre 1998 ritirò la fiducia al Governo provocandone la caduta.
Da qui le ragioni che porteranno i vecchi cossuttiani a uscire dal Prc e a permettere a Massimo D’Alema di ricostituire una nuova maggioranza.
Per la prima volta un ex Pci si trovò a capo del Governo con il pieno appoggio non solo della Borghesia Italiana ma anche dell’Imperialismo Usa.
Il 24 marzo 1999 il nostro Capitalismo ‘’piccolo,piccolo’’ diede la sua manina agli Amici Yankee bombardando la Serbia.
I bombardamenti della Serbia non furono cosa da poco perché l’Imperialismo Egemone,quello ‘’a stelle e strisce che venera la libertà’’ ha potuto colpire l’Europa in un punto nevralgico (i Balcani) isolando la Serbia dai ‘’fratelli’’ russi.
Per me che utilizzo il metodo Geo-Politico quello degli Stati Uniti è stato un tentativo di indebolire sul nascere l’Imperialismo Europeo (che si stava dotando di Organi simili a quelli dell’Imperialismo Usa) e di subordinare sotto il suo controllo quella che posso chiamare ‘’l’Euro Zona’’.
Fu davvero uno spettacolo vedere in quegli anni Armando Cossutta,stalinista duro e puro dover spiegare ai Compagni dell’Est che il suo appoggio a quel governo serviva solo per evitare di ‘’consegnare il paese a Berlusconi’’,delle scene davvero penose.
E’ interessante invece notare come tutti i partiti ormai funzionali al Neo-Liberismo non si propongono più di gestire la ‘’cosa pubblica’’ ma (nel caso dei ‘’Sinistrelli’’) si accontentano di amministrare i danni che l’economia fa alla società civile.
Mi fermo qui sui Comunisti Italiani anche perché avendo iniziato con Gilas,Poulantzsas e Naville non ci tengo proprio a rovinarmi l’intestino con Diliberto,Cossutta e soprattutto Fausto Bertinotti.
8.L’Area dell’Ernesto nasce durante il Quarto Congresso di Rifondazione Comunista datato marzo 1999.
Quest’area politica parte da presupposti ideologici diversi sia rispetto l’ex maggioranza del Prc guidata da Fausto Bertinotti,sia rispetto Falce e Martello o Sinistra Critica.
Come il Pdci (Comunisti Italiani) l’Ernesto si rifà alle esperienze del Comunismo Storico Novecentesco e soprattutto alla versione italiana dello Stalinismo,il togliattismo.
Per presentare i presupposti culturali di questa Corrente voglio partire da un articolo scritto ultimamente da Claudio Grassi,il suo fondatore (teniamo presente che di recente c’è stata una scissione operata da Fosco Giannini) intitolato ‘’Contro il Settarismo’’.
Grassi dice ‘’Una delle malattie più gravi della sinistra è il settarismo. I grandi dirigenti comunisti lo hanno sempre contrastato duramente. Basti pensare alla lotta intrapresa da Gramsci contro Bordiga, nei primi anni di vita del Partito Comunista d’Italia. La vittoria di Gramsci – che produsse quel documento straordinario per l’epoca che furono “le Tesi di Lione” – fu decisiva per portare i comunisti su una linea che si rivelò fondamentale per sconfiggere il fascismo e per costruire un grande Partito comunista. Il settarismo lo contrastò anche Togliatti che nel 1943, con la svolta di Salerno, costruì una vasta alleanza senza la quale non si sarebbe sconfitto il fascismo e non si sarebbero cacciati i nazisti. Senza quelle scelte l’Italia non avrebbe avuto la Costituzione, firmata, appunto, anche da Umberto Terracini. Si potrebbero fare molti altri esempi, ma non mi sembra necessario’’.
Il gruppo dirigente del Pci presentò una versione inedita del ‘’primo’’ comunismo italiano,cancellando personaggi straordinari da intere Bibliografie (da Bordiga a Onorato Damen,da Pietro Tresso ad Alfonso Leonetti) e trasformando uomini infami (come il Boia Vidali) in eroi.
Palmiro Togliatti non era presente nel Congresso Fondativo del Pcd’Italia mentre Gramsci riesce a mala pena ad entrare nel Comitato Centrale,Bordiga fu il dominatore assoluto del Congresso.
Con le Tesi di Lione è vero che il ‘’Grande Sardo’’ riuscì ad ottenere la maggioranza sull’Ingegnere Napoletano,ma la struttura del Partito Gramsciano non aveva nulla a che vedere con il processo di stalinizzazione che da lì a poco investì il partito.
‘’Anche Gramsci sbagliava’’come giustamente osserva Paolo Casciola in un suo Saggio molto dettagliato,infatti ‘’Il Nostro’’ (riferito a Gramsci) non comprese l’importanza della battaglia che in quegli anni unì Trotsky e Bordiga ma coniò addirittura il dispregiativo trotsko-bordighismo,poi particolarmente in voga nel Pci.
Non intento dilungarmi molto,Gramsci ha avuto tempo per ricredersi,pagando per mano di Ercoli (Togliatti) le conseguenze di queste sue valutazioni errate.
Prima di riprendere a parlare dell’impostazione politica di base dell’Ernesto voglio ritornare molto brevemente su Bordiga e l’ accusa di settarismo che gli è stata rivolta almeno per ciò che riguarda i primi anni di vita del Partito Comunista d’Italia.
Amadeo Bordiga che per me è stato un vero gigante del Marxismo Novecentesco proponeva in alternativa al Fronte Unico Politico (Lenin,Trotsky) un Fronte Unico Sindacale in forza dell’Astensionismo Strategico,tattica perseguita dalla Sinistra Comunista.
Io personalmente non condivido quest’impostazione della Tattica Rivoluzionaria ma l’accusa di Settarismo di matrice Togliattiana è alquanto vergognosa.
Partendo da Lione si finisce ‘’in una stanza’’ (per dirla con Brecht) di Salerno con in mezzo la sventurata esperienza del Socialfascismo,dei Fronti Popolari e delle alleanze interclassiste.
‘’Il Migliore’’ (soprannome di Togliatti) nell’aprile del 1944 con il Patto di Salerno firmò la collaborazione delle forze comuniste con gli alleati,il Re e Badoglio,nei fatti spezzò le gambe al Movimento Operaio.
A differenza di molti compagni io non credo che si poteva realizzare in Italia un processo rivoluzionario sia per la mancanza di un vero Partito Marxista sia per la scarsa preparazione teorica dei militanti di base che guardavano all’Urss come alla patria del socialismo.
E’ vero c’erano delle forze di matrice trotskista o il gruppo di Prometeo che spingevano in quella direzione ma erano molto deboli e la propaganda stalinista aveva presa forte sui giovani militanti.
Resta la gravità del gesto di Togliatti in perfetta continuità con tutta un’impostazione teorico politica che era alla base del partito e caratterizzerà tutta l’esperienza storica del Pci.
Da qui l’idea che in una prospettiva anti-settaria i comunisti potessero fare politica all’interno di Governi di Centro-Sinistra insieme alle Borghesia Liberali e ai Cattolici Progressisti,un vero processo involutivo che da Togliatti e Secchia porta a Diliberto,Cossutta e Claudio Grassi.
Negli ultimi tempi l’Ernesto sta addirittura appoggiando le Rivoluzioni Colorate,come l’Onda Verde Iraniana passando nei fatti a fare una politica funzionale agli interessi degli Stati Uniti.
Sembrerà un’assurdità ma i Partiti di formazione m-l hanno dimostrato con estrema facilità di passare da un fronte all’altro,del resto la svolta degli Enveristi del Kosovo è illuminante (all’inizio ho parlato dell’asse Nixon-Mao seguita da Berlinguer e non solo!).
Mi congedo dall’Ernesto citando Milovan Gilan il quale in ‘’La nuova classe’’ dice ‘’I membri del partito avvertono che l’autorità la quale ha il controllo sulla proprietà porta con sé i massimi privilegi.Di conseguenza crescono inevitabilmente l’ambizione senza scrupoli,la doppiezza,il servilismo e la gelosia.
Aperta e accessibile alla base,la nuova classe si fa sempre più e inesorabilmente ristretta al vertice.Per la scalata non è necessario soltanto il desiderio,ma anche l’abilità di intendere e sviluppare le dottrine,fermezza nelle lotte contro gli antagonisti,destrezza e abilità eccezionali nelle lotte all’interno del partito’’.(2)
Direi che ritrae molto bene i nostri Post-Stalinisti che hanno a pieno abbracciato le cause della Cia.
9. Sinistra Critica è un Movimento Politico che fa riferimento alla Ligue Francese il cui massimo Teorico venuto meno Daniel Bensaid è Michael Lowy.
Questo Movimento si rifà al revisionismo interno alla Quarta Internazionale.
Un approccio di base per lo studio di Sc necessita qualche parola sulla figura di Michel Raptis detto Pablo.
Michel Raptis negli anni ’30 collaborò con il Marxista Greco Pantelis Puliopulos,un dirigente coraggioso che fu ucciso dai Fascisti Italiani.
Nel 1938 partecipò alla fondazione a Parigi alla Quarta Internazionale e svolse un ruolo importante nella lotta al fascismo e allo stalinismo.
Negli anni seguenti Pablo fu il primo a soffermarsi sulla rottura fra Stalin e Tito e sul significato della Guerra di Corea.
Nel testo ‘’Sulla natura di classe della Jugoslavia’’ affermò l’inevitabilità di deformazioni burocratiche negli Stati Operai e da qui la necessità dei Rivoluzionari di fare politica anche all’interno di blocchi stalinisti;iniziò l’epoca dell’entrismo sui generis.
Per ciò che riguarda il lavoro Teorico di Pablo penso sia il caso di far parlare proprio Livio Maitan ‘’Furono gli articoli di R. dalla fine degli anni ‘50, che segnalavano chiaramente l’importanza capitale delle nuove rivoluzioni coloniali. Perfino al costo, secondo me, del misconoscimento del potenziale operaio dei paesi europei. I migliori scritti di R., inoltre, portano la stessa data. Presi molti di questi articoli dalla stampa internazionale e, soprattutto, molti firmati M.Pablo o Jean-Paul Martin in Q.I. o i suoi contributi alla storia dei primi venti anni della Q.I. o i suoi rapporti sui nostri congressi e sul Comitato Esecutivo Internazionale. E il suo libro “Capitalismo o Socialismo, la guerra che verrà” (1952) “Dittatura del Proletariato”, “Democrazia e Socialismo” (1957), “Impresioni e problemi della rivoluzione algerina” (1962). Non dobbiamo dimenticare il suo testo del maggio ‘60 sulla liberazione delle donne. Molti lettori giudicheranno adesso, a più di un quarto di secolo di riflessioni e di iniziative femministe, che questo lavoro è sensibilmente obsoleto e criticabile in molti punti. Ma ha avuto il merito di essere il primo testo a portare una serie di problemi cruciali all’attenzione dei marxisti rivoluzionari. Michel era direttamente coinvolto, fin dall’inizio, in una complessa solidarietà con la rivoluzione algerina’’.(3)
Purtroppo la politica di adattamento allo stalinismo di Pablo a contrario di quello che disse Maitan non fece altro che minare la Quarta Internazione,indebolendo le sue basi teoriche.
‘’Il Nostro’’ (Pablo) fu arrestato ad Amsterdam nel giugno 1960 accusato di aver preparato documenti e banconote false.
La sua vicenda mobilitò molti intellettuali come Sartre e S. De Beauvoir i quali lanciarono un appello per la sua scarcerazione.
A seguito della Rivoluzione Nazionale Algerina,Pablo portò ad una scissione nella Q.I. datata 1964-’65 e continuò la battaglia fuori da quest’organizzazione.
Prima della morte avvenuta nel 1996 cercò di ricongiungersi con l’Internazionale Trotskista ma questo suo progetto non si realizzò.
Il ‘’padre politico’’ di Sinistra Critica,Livio Maitan viene dall’impostazione Teorica (seppur non ha concordato su alcune questioni fondamentali come la questione Jugoslava) di Pablo.
Alla fine degli anni ’70 i GCR (Gruppi Comunisti Rivoluzionari) si trasformarono in Lega Comunista Rivoluzionaria e in seguito entreranno in Democrazia Proletaria.
Terminata l’esperienza di Democrazia Proletaria,Maitan vide nel Prc la possibilità di ricomporre quella Sinistra Anticapitalista teorizzata dalla Quarta Internazionale.
E’ molto strano che un dirigente esperto come Maitan si sia lasciato ingannare da Bertinotti e gli abbia lasciato,soprattutto nel 1998 in mano il partito.
Entrata nella logica elettoralistica Sc cade nella trappola descritta da Naville e quindi ‘’fuori dal potere e nella prospettiva di ottenerlo,i grandi partiti che inquadrano le masse hanno bisogno di mantenere le loro truppe e quelli che li seguono sotto l’influenza di un apparato’’.(4)
Pablo e Maitan non hanno capito quello che Gilas e Naville avevano descritto con grande precisione e da questa negligenza teorica si è arrivati a Flavia D’Angeli,Franco Turigliatto e Salvatore Cannavò su cui è meglio non soffermarci.
10. Terminiamo questo viaggio col dire qualche parola su Falce e Martello.
Questa corrente che si schiera a Sinistra del Prc si richiama alla tradizione Trotskista o meglio ancora a una corrente minoritaria chiamata Grantismo dal nome di Ted Grant il suo Teorico di riferimento.
Accennerò alla figura di Grant per ciò che riguarda due aspetti fondamentali:l’analisi della natura di Classe della Cina e l’entrismo definito diverso sia dall’entrismo classico e sia dall’entrismo sui generis.
Secondo Grant a seguito del processo di decolonizzazione dei paesi africani,asiatici e dell’America Latina si sarebbero costituiti degli Stati Operai Deformati ovvero regimi di Bonapartismo Proletario.
Da qui la campagna di Falce e Martello a difesa del Venezuela,guidata da Alan Woods il quale ritiene (non distinguendosi molto dai vari Vasapollo,Giacchè e Domenico Losurdo) che nel Sud America sia in corso un processo rivoluzionario.
Come ho già spiegato (e rifaccio appena un accenno) si tratta di un processo di modernizzazione del capitalismo,bisognerà vedere se la potenza egemone che è il Brasile andrà a centralizzare le risorse.
Tutto ciò ed è bene chiarirlo non compromette minimamente la posizione che un Comunista deve prendere a difesa della Sovranità Nazionale di qualunque Stato che sia minacciato dall’Imperialismo,come ben spiega Lenin nel primo capitolo di ‘’Il Socialismo e la guerra’’.
A differenza del restante movimento trotskista ‘’Il Nostro’’ (riferito a Grant) considerava anche la Birmania e la Siria,Stati Operai Deformati per il semplice fatto che l’economia fosse in mano allo Stato.
Io inizierei (e qui mi limito a porre il problema) a sottoporre la categoria trotskista di Stato Operaio Deformato ad un esame critico,cosa fatta del resto da Grandizo Munis,Natalia Trotsky e in termini diversi da Tony Cliff.
Se gli strumenti di produzione sono in mano allo Stato il quale appartiene ad una Burocrazia nessuno esclude che quest’ultima possa esercitare un’oppressione di classe.
Il problema per me non riguarda il carattere nominale dei mezzi di produzione ma la forza sociale che esercita il partito al potere,fino a diventare come diceva Gilas una ‘’Nuova Classe’’.
Andando avanti per questa strada si rischia di incappare in gravi errori teorici come considerare lo statalismo sinonimo di socialismo,cosa fatta da tanti intellettuali del vecchio Pci e ‘’a leggere’’ i Pablo,Grant e Woods da molti trotskisti ingenui.
Per ciò che riguarda l’entrismo secondo il marxista sudafricano (Grant) fuori dal movimento operaio non c’è nulla (e su questo ha ragione!),questo comporterà che la sua corrente The Militant prenderà le distanze dai movimenti sessantottini e post-sessantottini perché considerati borghesi (e anche su questo posso concordare!).
L’errore di Grant è considerare i grandi Partiti di Sinistra (come ad esempio il Partito Laburista Inglese) parte del Movimento Operaio.
Tutto questo si colloca all’interno di un dibattito teorico e va al di là della validissima militanza dei compagni di The Militant all’interno del PL e soprattutto alla nobilissima lotta contro le privatizzazione del governo Thatcher.
A giudizio di Grant e Woods in Italia non è necessario formare un nuovo Partito Operaio perché c’è già ed è il Prc,inoltre nel 2006 nasce Tendenza Marxista Internazionale,un organizzazione trotskista esterna alla Q.I.
E’ chiaro che a monte di tutto questo c’è un’incapacità di fondo nel valutare la progressiva dilatazione della dicotomia Sinistra e Destra e quindi di valutare,essendo i Partiti Politici Sovrastruttura,le dinamiche dei Capitalismi Globali.
Il contributo di Grant e Woods è di indubbio valore ma la loro analisi delle burocrazie dimostra tutti i suoi limiti e purtroppo mi tocca dire che non arriva nemmeno ai lacci delle scarpe di Gilas e Naville,
Penso che arrivati a questo punto la questione dovrebbe essere molto chiara al lettore e la posizione di Falce e Martello all’interno della Ultra-Liberista Federazione delle Sinistre è abbastanza pietosa.
11.Sono arrivato alla fine del testo e spero di aver messo a fuoco (come mi ero proposto) il processo di degenerazione dei Partiti Comunisti o presunti tali all’interno di un Sistema Istituzionale Post-Democratico.
Il Feticcio del Potere è l’elemento caratterizzante questo Regime e come ben dice Massari ‘’Le caste mediatiche padronali che regolano le reti della Società dello Spettacolo fingono di gradire le attenzioni dei gruppi burocratici invasati del Feticcio del Potere ma il loro sogno è evirarli (svuotarli d’ogni contenuto sociale) e restare come unica fonte di legittimazione del potere assoluto esse stesse’’.
Detto questo Alan Woods è ben avvisato,la Sinistra del Tradimento Sociale purtroppo per lui non fa eccezioni.
Il mio contributo che vuole essere una ricerca del ‘’nucleo metafisico’’ del Capitalismo Assoluto è ovviamente modesto ma rinvenendo e rimettendo in discussione il meglio che la Storia del Movimento Operaio ci ha dato spero che qualcuno almeno in parte potrà trarre giovamento dalla lettura di questi miei scritti.
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Note:
1) da ‘’I Forchettoni Rossi’’ a cura di Roberto Massari. Roberto Massari ‘’La sottocasta dei Forchettoni Rossi’’
2) Milovan Gilas ‘’La nuova classe’’
3) Livio Maitan ‘’La morte di Michel Raptis (Pablo) 1911-1996’’
4) Pierre Naville ‘’Burocrazie e Rivoluzione’’
5) Inoltre si veda anche questo mio intervento a riguardo della fine della dicotomia fra Destra e Sinistra http://zecchinellistefano.blogspot.com/2010/08/per-una-storia-della-sinistradalla.html
Stefano Zecchinelli Partito Comunista dei Lavoratori Sezione di Pisa e Livorno
23/09/2010
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