CINEMA

giovedì 23 dicembre 2010

LETTERE

RICEVIAMO E  VOLENTIERI PUBBLICHIAMO QUESTA LETTERA:

DAL CARCERE DI BADU' E CARROS (NUORO) 





















Giuseppe Fontana (nato a Castelvetrano - Trapani - il 13 aprile 1957 - residente a Selinunte) è stato arrestato a settembre del 1994, processato e infine condannato con l'accusa di aver partecipato a un traffico di droga dagli Stati Uniti all'Italia, in concorso con più di dieci persone. Fontana si è sempre dichiarato innocente da tale accusa, ha sempre cercato di far riaprire il processo (visto che nel precedente era stata fatta scomparire una prova a suo favore e da allora sono emerse testimonianze che lo scagionerebbero), ma ha sempre anche lottato in difesa dei propri diritti e degli altri reclusi. E questo non gliel'anno mai perdonato, obbligandolo spesso a isolamenti punitivi o al trasferimento in carceri tristemente celebri.

Oggetto: NUORO 18/12/2010 COMUNICATO DI LOTTA, DENUNCIA E DI SOLIDARIETÀ.



Agli Amici, ai Compagni e a tutti coloro che, oppressi e sfruttati dai Mafiosi della Bipolare Apolitica Cupola Italiota e Mondiale, lottano e resistono contro i sicari e i lacchè del capitalismo imperialista, di cui l’Italia ne è la più marcia e perversa espressione;
Agli studenti, che in questi giorni legittimamente protestano contro gli arroganti e prepotenti usurpatori della Sovranità Popolare e rapinatori della Res Publica, che con una vergognosa e diuturna commedia per idioti, osano giustificare l’occupazione del Parlamento; a tutti i Prigionieri nei cloacali Lager di regime Nazistalinista d’Italia che resistono allo scellerato programma di annichilimento, messo in atto dai servi e collaborazionisti del sistema criminale, per il quale gestiscono i Lager di sterminio;
A tutti voi, come militante libertario Guevarista Prigioniero, esprimo la centralità della solidarietà attiva nella lotta rivoluzionaria Anticapitalista, Anticlericale, Antimperialista e Antimafiosa, per la riconquista della Sovranità del Popolo del Mondo, per la rivendicazione degli inalienabili diritti dell’uomo, per la Libertà, la Giustizia e la Fratellanza senza confini e discriminazioni , all’insegna del Biosocialismo di Mutuo Soccorso Internazionale Libertario Guevariano.

E DENUNCIO

La criminale condizione della mia attuale Prigionia nella Guantanamo Italiana, la prigione di Nuoro, nella quale sono segregato in uno stato di assoluta illegalità ove subisco tortura psicofisica giorno e notte e dietro cui, vi è la volontà, palese, di eliminarmi, minando gravemente il mio sistema immunitario e la mia resistenza psichica, attraverso: la privazione del sonno, la nefazione del diritto ad alimentarmi sufficientemente , secondo la propria dieta vegana, l’impossibilità di soddisfare i propri fisiologici bisogni, che un buco sul pavimento, come cesso, non consente per causa di un ginocchio non più articolabile per i passati pestaggi da parte delle “Squadrette” in altri Lager, già denunciate (inutilmente !) e per ovvi blocchi psicologici dovuti alla presenza di altri prigionieri in cella, che si “godono in bella vista”, e olfatto, le “dinamiche cessoarie” dell’aperto buco alla turca, nonostante io abbia certificato l’autorizzazione ad avere un vero cesso con tazza dal dirigente sanitario; per l’impossibilità di ripararsi dal freddo, in quanto, dalle scassate finestre, entra vento e pioggia che in assenza di riscaldamenti fanno battere i denti e dolore alle ossa; per la privazione degli spazi nella legale misura stabilità dalla recente sentenza dal tribunale dei diritti dell’uomo di Strasburgo; per l’impossibilità di lavarsi con sufficiente acqua calda in una doccia munita di finestre con vetro che impediscono al gelido vento di gelare le carni; per l’impossibilità di avere il cibo Ministeriale corrispondente al, non rispettato, menù redatto dai nutrizionisti del Ministero, cibo scarso e non commestibile a causa delle modalità e dei tempi con cui esso viene distribuito, le quali violano veementemente tutte le norme igienico sanitarie stabilite dalle leggi; per l’impossibilità di svolgere le ore d’aria al riparo dalle intemperie climatiche, dalla ruggine bagnata e dalle putrefatte carni di piccioni che piovono in testa; per il costante pericolo di infezioni a causa dei topi, blatte e volatili che circolano all’interno del padiglione e delle celle; per l’impossibilità di effettuare colloqui con i propri cari e anche con i propri difensori a causa della distanza e dei proibitivi costi di viaggio per raggiungere in aereo/nave questa prigione; in questa prigione non è neanche garantito il pronto soccorso e se si ha un attacco cardiaco, prima che il secondino senta, individui la cella, risponda e venga ad aprire cancello e il blindato, si è già cadaveri !

Io sono stato qui deportato per essere eliminato !

In questi 10 mesi sono già finito due volte in ospedale, per fortuna sopravvivendo , ma sento che la mia salute peggiora di giorno in giorno...

Il mio allontanamento dal carcere di Palermo fu ufficialmente motivato dal fatto di avere subito il mio primo e unico rapporto disciplinare, dei cinque anni di mia detenzione in quel carcere, per essermi rifiutato di andare in infermeria mentre stavo male e a letto, piuttosto che essere visitato in cella, come la legge prevede.

Sua altezza, la Feudataria del Kattiverio Pagliarelli e cancelli, obbedendo, senz’altro, al Diktat occulto di qual potere che, sentendosi disturbato dal sottoscritto, mi vuole eliminato, usò quel ridicolo pretesto per ottenere la mia punitiva deportazione in questa Guantanamo, che rapidamente le venne accolta e disposta, senza nemmeno attendere che mi riprendessi dal mio destabilizzato stato di salute a seguito di un sciopero della fame e della sete, che mi aveva portato quasi al coma, e impedendomi, anche, di sostenere gli esami di stato che avrei dovuto sostenere nei prossimi 3 mesi e che non ho sostenuto, nonostante il diritto per legge lo garantisca !

QUEL RAPPORTO DISCIPLINARE, CHE MOTIVO’ LA MIA DEPORTAZIONE A NUORO E L’ALLONTANAMENTO DAI MIEI AFFETTI E DALLA MIA TERRA, NON FU RICONOSCIUTO DAL MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA DI PALERMO, TANT’E’, CHE DOPO IL MIO ALLONTANAMENTO, MI CONCESSE, COMUNQUE, UN PERMESSO PREMIO !

QUEL RAPPORTO DISCIPLINARE NON E’ STATO RICONOSCIUTO NEANCHE DA UN MAGISTRATO DI SORVEGLIANZA DELLA SARDEGNA CHE MI HA CONCESSO LO SCONTO PER BUONA CONDOTTA ANCHE PER QUEL PERIODO INTERESSATO DAL RAPPORTO DISCIPLINARE, DICENDO, IN SINTESI, CHE E’ UNA “CAZZATA” NON OSTATIVA ALLA FRUIZIONE DEL BENEFICIO DELLO SCONTO PER BUONA CONDOTTA; DUNQUE, BEN DUE GIUDICI, DI DUE DIVERSE REGIONI, NON HANNO TENUTO IN CONSIDERAZIONE QUEL RAPPORTO DISCIPLINARE; PERO’ IO MI TROVO IN QUESTO LAGER, LONTANO DALLA FAMIGLIA E CON IL PERCORSO PREMIALE DEI PERMESSI INTERROTTO DA PASQUA 2009, A CAUSA DI QUEL RAPPORTO DISCIPLINARE !!!

SCHIZOFRENIA ???! NO !, QUESTA E’ LA PROVA DELL’INGIUSTIZIA SUBITA PER MANO DELLA FEUDATARIA DEL “PAGLIARELLI” PALERMITANO, SICARI DEI MIEI PERSECUTORI OCCULTI !

Per legge, anche in caso di trasferimento, io avrei dovuto continuare a beneficiare dei permessi premio.
Ma , stranamente (ed illegalmente !) essi sono stati interrotti da questo ufficio di sorveglianza di Nuoro, da un Magistrato che ha preteso che io venissi riosservato per almeno 6 mesi, prima di riammettermi al beneficio interrotto; di mesi ne sono trascorsi nove e il Magistrato si è fatto trasferire senza firmare la riammissione al percorso premiale dei permessi !
Il nuovo arrivato, in sua sostituzione, tal Dott. G. Cau (Ex pubblico ministero...) proveniente dal Tribunale di Sassari, costretto a dare una risposta alla mia domanda di riammissione ai permessi premio, che speravo di riavere per questo natale, facendo felice i miei anziani genitori, sconfortati, più di me, dalla interruzione ingiusta e dalla lunga attesa, che non poteva ASSOLUTAMENTE negarmi in assenza di sopravvenuti elementi e fatti ostativi alla concessione del beneficio interrotto (OSTATIVITA’ CHE NON POTEVA ESSERCI IN NESSUN MODO, ANCHE PERCHE’ IL 12 OTTOBRE 2010 I GIUDICI E IL PROCURATORE DEL TRIBUNALE DI TRAPANI NELL’UDIENZA CHE SI E’ TENUTA PER IL PROVVEDIMENTO DELLA MISURA DI PREVENZIONE PERSONALE NEI MIEI CONFRONTI, HANNO ALL’UNISONO DICHIARATO E SCRITTO IN SENTENZA CHE HO BENEFICIATO DI DIVERSI PERMESSI PREMI CONCESSI PER ASSENZA DI PERICOLOSITÀ’ E CONCLUSISI TUTTI CON ESITO POSITIVO, RICONFERMANDO L’ATTUALE ASSENZA DI PERICOLOSITÀ’ SOCIALE E, DUNQUE, RITENUTO GIUSTO ED OPPORTUNO NON INFLIGGERMI LA MISURA DI PREVENZIONE PERSONALE CON LA SORVEGLIANZA SPECIALE) .
Irrazionalmente, ingiustamente, e con provocatoria superficialità, il 07/12/2010 ha rigettato la riammissione ai miei permessi premi con la seguente pazzesca motivazione ! <> concedendomi, soltanto, 24 ore di tempo per interporre reclamo al tribunale di sorveglianza di Sassari !
Cosa che sono riuscito a fare comunque (spero), nonostante la lucidità obnubilata da siffatto rigetto che mi ha fatto andare in tilt (e se non fossi stato capace di scrivere un reclamo ??! un avvocato non lo si trova nella cella accanto !
E per comunicare con il proprio avvocato, le vie sono : la posta e il telefono, iter che fanno fuori, di gran lunga, le 24 ore disponibili entro le quali si può opporre reclamo !
Ma l’ingiustizia se ne strafotte delle mie possibilità di difesa ed è già tanto che mi si permetta il diritto a reclamare nelle 24 ore !
Così funziona la Giustizia del Paese del diritto....!) il mio reclamo ai giudici del tribunale di Sassari non potrebbe essere respinto e io spero di trovare, lì, dei giudici coraggiosi, come quei rari giusti individui che mi hanno ammesso ai permessi premio.
Che non hanno riconosciuto la Porkata punitiva della Tenutaria del Feudo Pagliarelli di Palermo e che non hanno riconosciuto alcuna mia attuale pericolosità sociale, tale da meritare una sorveglianza speciale e la sospensione dei benefici penitenziari concessimi.
Ma se ciò non dovesse accadere, difronte ad un altro rigetto, sarei costretto a ricorrere in cassazione e attendere (intanto l’ammissibilità al mio ricorso) una risposta, che non arriverebbe prima di 8-10 mesi.
Continuando a rimanere in questa lurida, cella a subire quel trattamento speciale che mi vuole ammazzare in qualche modo !
Sono segregato, qui , a “Badù e Carros” (nel famigerato campo di concentramento voluto dal Generale Dalla Chiesa negli anni 70 per isolare, torturare ed eliminare i combattenti e i dissidenti dell’allora regime, padre dell’attuale regime Mafionazifascista che continua ad usare questo Lager per le stesse finalità con cui vogliono assassinare il sottoscritto) illegalmente, VISTO che per l’ammissione al percorso premiale, di fatto, dovrei essere declassificato dal circuito dell’alta sicurezza e comunque essere in un carcere a circuito attenuato , non distante da casa oltre i 250 chilometri, e non nella Guantanamo d’Italia !
Sottoposto a ogni tipo di tortura e così lontano da non potermi permettere colloqui con i miei cari, per i proibitivi costi di viaggio e altre obbligate spese.
Ma anche per l’impossibilità di sostenere fatiche del genere da parte dei miei anziani genitori; distanza proibitiva anche per permettermi una difesa adeguata; E VISTO anche, e soprattutto, che è stata riconosciuta a ottobre del 2010 la mia NON pericolosità sociale o/e collegamenti attuali con Bin Laden, con il Subcomandante Marcos e con Totò Riina !

PERO’ IO SONO STATO E CONTINUO AD ESSERE LAGERIZZATO IN QUESTO CAMPO DI STERMINIO DI NUORO PER UN RAPPORTO DISCIPLINARE INFLITTOMI APPOSITAMENTE DA UN TERZINO, SICARIO DELLA TENUTARIA DEL KATTIVERIO PALERMITANO, PER ALLONTANARMI PUNITIVAMENTE DA PALERMO, CHE NON E’ STATO RICONOSCIUTO DA BEN DUE GIUDICI DI SORVEGLIANZA DI DUE DIVERSE REGIONI !!

Amici e Compagni, considerata la situazione e la regnante ingiustizia prevalente, esercitata dai fascisti mafiosi che la controllano sui rari e ostracizzati uomini giusti, di cui sono vittima dal 1994 e nella convinzione che tale continuerà ad accanirsi sul sottoscritto fino alla mia suicidazione di regime, che fino ad oggi conta di SETTANTATRÉ’ vittime, e consapevole che tutta la mia resistenza dipende, purtroppo , dai limiti del mio sistema immunitario, al quale non voglio soccombere in quanto sono determinato a difendere la libertà di ciò che sono fondamentalmente nelle idee e nella volontà di non accettare ingiustizie, per me e per gli altri, rivendicando la Sovranità di individuo sociale, libero e pensante di agire e reagire per i propri diritti/doveri, secondi veri principi umani e democratici, a costo della propria vita, non avendo altro con cui lottare, oltre al mio corpo, userò questo per resistere allo stupro della mia identità e della mia libertà, costituente le mie idee, i miei sogni, il mio spirito, i miei sentimenti, i miei valori umani, intellettuali e politici; pertanto, vi comunico che è mia intenzione ricorrere allo sciopero della fame e della sete ad oltranza, in una lotta estrema in cui sarà anche quella di tutti i prigionieri che non hanno più voce, perché questo regime ha suicidato, e di tutti gli altri che giornalmente rischiano la suicidazione negli illegali campi di concentramento e sterminio italiani.
E sin da ora dichiaro che, a sciopero iniziato, non permetto a questo regime il trattamento sanitario obbligatorio né alcun altro tipo di trattamento.
Chiedo agli amici e compagni avvocati di far rispettare questo mio diritto e una solidale volontà azione di difesa contro i miei futuri assassini affinché non restino impuniti.
Nomi e cognomi di costoro nonché dei collaboratori e dei responsabili di quanto ho subito e continuo a subire in questo Lager, sono i firmatari di tutti i provvedimenti che mi hanno impedito di avere giustizia, boicottato la mia libertà e quelle misure premiali, vitali alla resistenza contro la tortura che mi si infligge quotidianamente impunemente nei confronti dei quali, individualmente, nei prossimi giorni presenterò azioni penali, dandovene comunicazione, dopodiché inizierò lo sciopero della fame e della sete.
Insieme a tutti i combattenti, ovunque nel mondo, obbedendo alla mia coscienza e senza paura, io lotto e continuerò a lottare per la libertà, i diritti umani e la giustizia Vera.

Hasta La Victoria, Siempre !!!

Peppe Fontana

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