CINEMA

lunedì 24 agosto 2015

MECHARDIONICA di Dario Tonani

   



MECHARDIONICA di Dario Tonani

 di Massimo Luciani



Il romanzo “Mechardionica” di Dario Tonani è stato pubblicato da Mondadori nel n. 72 di “Millemondi”. È il seguito di “Mondo9“. È il risultato dell’unione di 4 racconti in precedenza pubblicati da Delos Digital. La nuova edizione è anche disponibile in formato Kindle su Amazon Italia e Amazon UK e in formato ePub su IBS.

Dopo lo scontro tra la Robredo e l’Afritania, quest’ultima va alla deriva, il suo equipaggio ridotto a pochi superstiti. La situazione è talmente brutta che neppure l’uso dei cadaveri riesce più a generare l’energia necessaria a rimettere in moto l’Afritania.
Naila e Walid sono in cerca di mangiaruggine ma durante una caccia i due ragazzini si imbattono in quello che sembra un enorme relitto. Non sono le uniche persone nell’area ma tra le altre c’è un mechardionico, un uomo colpito dal Morbo e nonostante ciò ancora vivo.

Dopo il successo delle storie che hanno poi formato il romanzo “Mondo9”, non solo in Italia ma anche all’estero e in particolare in Giappone, Dario Tonani ha cominciato a scrivere un seguito. Anche in questo caso, in origine la pubblicazione è avvenuta sotto forma di racconti separati ma stavolta c’era fin dall’inizio una precisa idea di fondo.

Il risultato è che “Mechardionica”, nel senso del frutto della loro unione con alcuni interludi, può essere veramente considerato un romanzo. C’è infatti una storia e soprattutto ci sono gli stessi personaggi per cui i racconti originali possono essere considerati puntate di un’opera più grande e funzionano solo in parte da soli, a differenza di quelli che compongono “Mondo9”.

In “Mechardionica” non c’è solo una trama di fondo che porta a una lunghezza finale quasi doppia rispetto al primo romanzo. L’espansione va ben oltre la banale lunghezza perché Dario Tonani ci racconta molto di più di questo mondo desolato, sia dal punto di vista ambientale che dei suoi abitanti.

In “Mondo9”, sembrava quasi di essere su Arrakis e ci si poteva aspettare uno scontro titanico tra una nave e Shai-Hulud. In “Mechardionica” scopriamo che non tutto il pianeta è coperto da deserti e ciò contribuisce a spiegare l’esistenza di varie forme di vita.



Dario Tonani con Franco Brambilla



Intendiamoci, non è che nel ciclo di Mondo9 le spiegazioni siano necessarie. L’avevo scritto chiaramente nella mia recensione al primo romanzo e lo ripeto perché anche in questo seguito non ci sono spiegazioni. Anche “Mechardionica” è una commistione di generi e sottogeneri e per certi versi Dario Tonani ha aggiunto altri “ingredienti” perché a volte le nuove storie hanno un sapore un po’ fantasy.

In particolare, ho percepito quest’elemento in quella che è la principale novità rispetto ai racconti precedenti, i mechardionici. Finora ci era stato fatto intendere che il Morbo fosse letale ma in questi nuovi racconti ci sono persone che sopravvivono alla trasformazione della carne in metallo, appunto i mechardionici.

Vedrei bene queste persone che sono a metà strada tra le navi e i normali esseri umani in una serie come “C’era una volta” per le caratteristiche che il lettore può scoprire nel corso di questo romanzo. C’è soprattutto ciò che si scopre riguardo ai loro cuori, un elemento non sorprendente considerando che nella parola mechardionico c’è mecha=meccanico e cardio=cuore.

I mechardionici, e uno in particolare, sono anche tra i protagonisti di questo romanzo. Rimane la presenza delle navi su ruote ma stavolta la storia è maggiormente focalizzata sul punto di vista dei personaggi umani pur essendo completamente narrata in terza persona.

Il risultato è un romanzo con parecchie differenze rispetto al precedente. La storia e i personaggi umani sono più forti grazie al fatto che “Mechardionica” è il frutto di un progetto preciso e si nota che ha una maggior coesione tra le varie parti. A me però era piaciuta la storia focalizzata sulla Robredo nei racconti di “Mondo9” ed è l’unico elemento che mi manca nel nuovo romanzo.

A causa delle differenze tra i due romanzi, non è detto che chi ha apprezzato “Mondo9” apprezzi anche “Mechardionica”. Secondo me ciò che è stato guadagnato con le novità introdotte compensa ampiamente ciò che può essere stato lasciato fuori arricchendo le cronache di Mondo9. Tutto ciò viene raccontato sempre con lo stile a cui Dario Tonani ci ha abituato nei primi racconti, crudo e intenso per cui si legge in maniera molto scorrevole. Credo che valga decisamente la pena di leggerlo e che il Millemondi dedicato alle cronache di Mondo9 sia un successo.





19 Agosto 2015



dal sito NetMassimo



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