Diari di Cineclub

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martedì 28 maggio 2019

COME DA PREVISIONI,NELLE ELEZIONI EUROPEE... di Piero Bernocchi




COME DA PREVISIONI,NELLE ELEZIONI EUROPEE...

Trionfa la Lega, tracollano i Cinque Stelle, il PD respira

di Piero Bernocchi

Fenomenologia del “popolaccio” salviniano


Una premessa sull'Europa. Mi sa che aveva visto giusto Altan con la sua vignetta “L’Europa è come la mamma”: può essere cattiva, severa, ingrata, ingiusta, anaffettiva, ma si può sempre sperare che migliori, che ci tratti un po’ meglio ed in ogni caso è peggio non averla o essere orfani. E cioè, fuor di metafora: nonostante il malcontento e le critiche forti nei confronti della politica dell’Unione Europea, alla resa dei conti i partiti nazional-populisti e/o fascistoidi, che predicano la disgregazione della UE, non hanno sfondato né cambiato significativamente gli equilibri parlamentari europei perché la larga maggioranza dei cittadini/e, andati al voto molto più che in precedenza (tranne che in Italia, un paio di punti in meno), ha detto che vuole una Europa più democratica, giusta, solidale ed egualitaria ma non tornare alle sovranità nazionali, con il ripristino delle frontiere, delle cento monete, dei separatismi e dei conflitti - fino alle grandi tragedie belliche - tra Stati modellati come nell'Ottocento o nel Novecento. E in questo neanche la Francia e l’Italia costituiscono delle vere eccezioni: in Francia Le Pen ha dismesso il tema “uscire dall’Europa” da tempo e ha propagandato un nazionalismo à la carte che peraltro non è stato poi così premiato, perché il suo 23% è inferiore di due punti rispetto alle precedenti Europee ed è più giusto dire che ha perso Macron (al 22%) più che ha vinto lei. E neanche la Lega ha più battuto il tasto dell’uscita dalla UE e dall'euro che per la verità la maggioranza dei suoi elettori/trici (cosa che del resto vale per la maggioranza abbondante degli italiani/e) non desidera affatto.

sabato 18 maggio 2019

NON SI SOSPENDE LA LIBERTA' DI INSEGNAMENTO di Matteo Saudino






NON SI SOSPENDE LA LIBERTA' DI INSEGNAMENTO  
di Matteo Saudino



La vicenda di Rosa Maria Dell’Aria, docente di Lettere dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo, sospesa dal Ministero dell’istruzione per quindici giorni con stipendio dimezzato, è di una gravità inaudita e senza precedenti nella storia dell’Italia repubblicana e democratica. 
La professoressa è stata, infatti, duramente sanzionata per non aver controllato e censurato il lavoro di ricerca svolto da alcuni suoi studenti, i quali, affrontando il tema delle leggi razziali fasciste del 1938, hanno costruito un parallelismo tra le politiche discriminatorie di Mussolini e le politiche su migranti e rifugiati attuate dal Ministero dell’Interno Salvini.
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