Diari di Cineclub

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venerdì 14 settembre 2012

SULLO SCIOPERO DEGLI INSEGNANTI A CHICAGO



SULLO SCIOPERO DEGLI INSEGNANTI A CHICAGO



Contributo di un militante di Chicago della First of May Anarchist Alliance.
Si tratta di una panoramica della situazione scritta nello scorso weekend nelle more dell'annuncio dello sciopero che è iniziato il 10 settembre.



Diventa sempre più probabile che gli insegnanti del sistema delle scuole pubbliche di Chicago (CPS) scenderanno in sciopero lunedì 10 settembre, per la prima volta dopo 25 anni. Io sono di parte, dal momento che mia moglie è un'attivista del sindacato, ma cercherò di affrontare il tema in quanto anarchico, oltre che come genitore di 2 studenti che vanno alle scuole pubbliche nonchè come coniuge di una di coloro che organizza lo sciopero.

Il sindacato Chicago Teachers’ Union (CTU) è attualmente nelle mani di un nucleo classico-riformista noto come Caucus of Rank and File Educators (CORE), che conta un certo numero di persone di sinistra (soprattutto di ISO e di Solidarity). I dirigenti sono quelli del tipo "attivista" o “militante,” a parte la prevedibile presenza di altri trotskisti che si lamentano del solito conservatorismo dell'ISO (International Socialist Organization, ndt) e della sua lealtà verso il Partito Democratico.

Il conflitto tra CTU e CPS è su due livelli. A questo punto, con uno sciopero immanente, la CTU è legalmente obbligata a limitare le sue rivendicazioni (sebbene non tutta la sua piattaforma negoziale) alle sole questioni del salario e dei benefits. Naturalmente questo facilita i media padronali di Chicago nel rappresentare il sindacato come gente avida e come i soliti privilegiati del settore pubblico al pari di quello che accadde nel Wisconsin l'anno scorso. Ma anche qui, gli insegnanti hanno di che lagnarsi: il CPS ha imposto un aumento superiore al 25% del tempo di lavoro per l'insegnante medio (un'ora di lezione in più al giorno, più altri 10 giorni di lezione aggiuntivi nel corso dell'anno), sulla base di un'offerta iniziale di un 2% di aumenti una tantum. Era abbastanza ovvio per chiunque che questa proposta sponsorizzata dal Chicago Tribune filo-austerity sarebbe stata considerata inaccettabile per qualsiasi lavoratore ed in qualsiasi posto di lavoro.
Al tempo stesso, quelli del CORE sono riusciti realmente a costruire un consenso sindacale di base intorno ad una visione abbastanza progressista (sebbene affatto rivoluzionaria) che cerca di separare la "riforma" dell'istruzione da quegli aspetti contenuti nel No Child Left Behind (Nessun bambino sia lasciato indietro, ndt) che punta a verifiche di alto livello ed alla precarizzazione della forza-lavoro tramite la meritocrazia, ecc.

Per chi conosce il giornale Rethinking Schools, ebbene quella è la politica del CORE, e quindi degli attuali dirigenti del CTU. A questo punto, allora, il sindacato è stato in grado di dire ai genitori che la lotta era per un genuino mutamento nella filosofia pedagogica, il che ha portato i genitori a sostenere il sindacato ad un livello tale impensabile solo un anno fa.
(Non saprei dire quale sia il livello di sostegno studentesco agli insegnanti a questo punto. Mi immagino che ci siano dei sentimenti misti, tra qualcuno che vede lo sciopero degli insegnanti come una sorta di abbandono dei loro studenti, mentre altri condannano il CPS e sostengono i loro insegnanti. Non deve soprendere che i principali media non abbiano dato nessuna notizia sulle scelte degli studenti)

Ovviamente, tanto è cambiato dall'ultimo sciopero del CTU nel 1987, o dalla emergenza scioperi nelle grandi città degli anni '60. Un grande cambiamento è avvenuto nella composizione demografica degli iscritti al sindacato. In forte contrasto con la classica storia dello sciopero degli insegnanti di New York nel 1968, che vide opporsi una grande forza di insegnanti bianchi alle comunità di colore per il controllo locale sulle scuole, oggi Chicago mostra una forza di insegnanti ampiamente multi-razziale schierata contro una gestione in gran parte bianca ed aziendalistica delle scuole pubbliche e contro il sindaco Rahm Emmanuel.

A parziale conseguenza di ciò, il sindaco Emmanuel ed il dirigente del sistema delle scuole pubbliche di Chicago (CPS), Jean-Claude Brizard, hanno ampiamente fallito nel loro prevedibile tentativo di dividere il sindacato CTU dalla comunità nera. Lo scorso autunno ci sono stati parecchi dibattiti pubblici nella parte sud della città, allo scopo chiaramente di spingere gli Afro-Americani a sostenere la posizione del sindaco per una giornata di scuola con più ore. Finì in un piccolo scandalo quando si seppe che molti dei partecipanti a questi dibattiti pubblici erano stati pagati per fare da claque. La rabbia dei neri è cresciuta negli anni passati di fronte alla chiusura di dozzine di scuole, con il conseguente trasferimento forzato degli alunni da una scuola all'altra. Nello stesso tempo il CPS ha deliberatamente licenziato gli insegnanti più anziani (e quindi con uno stipendio più alto) col pretesto della chiusura delle scuole, ed una sproporzionatamente alta percentuale di questi insegnanti messi in mobilità erano donne di colore.

Il CTU può contare anche sul significativo sostegno di genitori benestanti ed in gran parte bianchi del nord e del nord-est della città. Credo che questo nasca da una combinazione di fattori. Innanzitutto, nessuno, e meno di tutti il sindaco Emmanuel ed il dirigente scolastico Brizard, aveva previsto il livello di resistenza che si è sviluppato di fronte all'idea di allungare la giornata scolastica, che era il fiore all'occhiello della "riforma" del sistema scolastico voluta dal sindaco Emmanuel. (Si noti che i figli del sindaco Emmanuel vanno alla University of Chicago Lab School, una scuola privata che ha sostanzialmente una durata quotidiana inferiore rispetto a quella richiesta dal sindaco per i figli degli altri). Un gran numero di genitori benestanti hanno fatto resistenza ad una giornata di scuola più lunga perchè preferiscono far fare ai loro figli attività extracurriculari dopo quelle scolastiche, che possono selezionare in base alle loro preferenze. Un altro fattore da tener presente ha a che vedere con le conseguenze delle proteste a Madison dello scorso anno. Molti bianchi benestanti di Chicago associano ora gli attacchi al settore pubblico con i repubblicani cattivi come Scott Walker. Questo li ha portati a simpatizzare con il sindacato CTU quando invece il loro naturale atteggiamento sarebbe quello di appoggiare il sindaco Emmanuel. (Infatti solo 18 mesi fa avevano votato in massa per Emmanuel nella corsa alla carica di sindaco)

Il che ci riporta al Partito Democratico. Nonostante o a causa delle elezioni presidenziali, c'è stato un quasi totale silenzio radio da parte dell'entourage di Obama sulle loro frequenze preferite, per quano riguarda il conflitto tra CPS e CTU. Abbondano le voci, ma senza nessun riscontro evidente che le sostenga: qualcuno dice che Obama è furioso con Rahm per avergli alienato un collegio sindacale precedentemente fedele in un anno di elezioni presidenziali, non di meno nella città natale di Obama, mentre altri pensano che Obama abbia dato il suo appoggio al sindaco Emmanuel per battere il sindacato perchè sarà meglio guardare agli elettori indipendenti negli stati incerti.

Ad ogni modo, è il caso di notare che non si è visto nessuno dell'entourage di Obama alla Manifestazione per il Lavoro organizzata dal CTU lo scorso lunedì. Al tempo stesso, la tenacia dei dirigenti del CTU di fronte alla intransigenza del CPS non trova riscontro nella consueta tendenza dei dirigenti sindacali riformisti (e di quelli influenzati dall'ISO soprattutto) ad accodarsi al Partito Democratico. Sono sicuro che la maggior parte degli iscritti al CTU voterà per Obama in novembre (non che abbia importanza nell'Illinois!), ma nel frattempo è montata tra tanti insegnanti una rabbia reale contro il presidente per non essere intervenuto nel chiedere personalmente al sindaco Emmanuel di andare ad un accordo favorevole agli insegnanti.

Nulla di ciò mi induce a ritenere che questa lotta possa rompere gli schemi strettamente riformisti dell'attività sindacale. Anzi, mi pare che le cose vadano nel senso opposto: perchè i dirigenti sindacali si sono dimostrati responsabili SIA verso la base come non si vedeva a Chicago da un quarto di secolo, SIA attenti alle questioni reali della qualità dell'istruzione che stanno a cuore ai genitori, generando così una effettiva lealtà tra insegnanti e genitori. Purtoppo, questa lealtà porterà certamente a che qualsiasi accordo di compromesso, non importa quanto possa essere svantaggioso per gli insegnanti o per gli studenti, verrà fortemente difeso tanto dagli insegnanti quanto dai genitori.

Ma se questo può essere deprimente, la storia non è finita qui. A Chicago le cose si stanno muovendo molto rapidamente, e sia gli insegnanti che i genitori di tutta la città stanno imparando velocemente ad organizzarsi ed a costruire coalizioni che possano potenzialmente rivelarsi utili qualora una lotta sociale con maggiore potenziale radicale emerga nel settore scuola nei prossimi anni. (Qualcosa come la lotta nelle scuole di Whittier in California, per esempio, o l'attuale battaglia in corso per il futuro della “Social Justice High School” in un'altra comunità a predominanza latina, che ha visto scioperi degli studenti e una dimostrazione di solidarietà più che formale da parte della CTU.)

Sarà interessante vedere cosa accadrà se lo sciopero durerà più di un giorno o due: i genitori si rivolteranno contro i docenti? Il sindaco Emmanuel terrà la posizione o affronterà le questioni cruciali? Il sindacato metterà da parte le sue idee di riforma educativa di alto profilo per puntare ad una retribuzione dignitosa? A questo punto non sono in grado di prevedere alcunchè. Ma soprattutto, mi devo preparare per essere pronto al picchetto dell 6.30 di lunedì mattina con mia moglie ed i miei figli.

Augurateci buona fortuna!






(traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali)


pubblicata da Fdca Internazionale 13 settembre 2012

http://m1aa.org/?p=515

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