Diari di Cineclub

Diari di Cineclub
Rivista Cinematografica online e gratuita

mercoledì 9 aprile 2014

LA PROBABILE CAPORETTO DELLA LISTA TSIPRAS di Pierpaolo Farina





LA PROBABILE CAPORETTO DELLA LISTA TSIPRAS
di Pierpaolo Farina



Forse le aspettative erano troppo grandi, perché già si pensava, un paio di mesi fa, al primo passo per qualcosa di decente da votare a Sinistra. Ma rimane il fatto che l’Altra Europa, la lista che riunisce le varie anime a sinistra del PD per cercare di superare il 4% alle Europee, rischia di trasformarsi nell’ennesimo fallimento.

C’è chi è più ottimista e fa bene ad esserlo, perché a questo mondo un po’ di sano ottimismo ci vuole, ma davvero nutro poche speranze circa la sopravvivenza della lista non solo nell’urna, ma anche dopo, qualora dovesse strappare qualche europarlamentare nella ripartizione dei seggi. Nei primi sondaggi, “la sinistra unita per Tsipras” si aggirava attorno al 7%: un risultato apprezzabile, un mezzo trionfo visti i risultati passati.

Ora invece la lista è data da tutti sotto la soglia di sbarramento. Perché? Anzitutto, per il solito snobismo radical chic di chi ha preso in mano la lista, che ha imposto quattro nomi e un simbolo da far votare a chi aveva aderito all’appello, togliendo la parola “SINISTRA” dal nome: un mezzo suicidio annunciato, visto che non si tratta di un partito con solide radici e ben rappresentato sulla scena mediatica.

Se a questo poi aggiungiamo che non c’è nessun leader carismatico forte da contrapporre ai due che si stanno fronteggiando in questa tornata (Renzi e Grillo), il gioco è fatto: infatti, Tsipras è un leader greco, per giunta comunista, che non parla italiano e che ha una copertura mediatica ridotta. E infatti questo spiega perché sia qui molto spesso: la Sinistra in Italia è il tallone d’Achille della sua candidatura.

Negli altri paesi europei ci sono partiti con una tradizione consolidata (e anche in crescita, come Mélenchon in Francia, al 10%), qui siamo al casino, perché i vari azionisti della lista non solo si guardano in cagnesco, ma dopo il 25 maggio torneranno a cantarsele come e più di prima. Senza contare che molte delle candidature forti che potevano esserci (la Spinelli, Ovadia, Curzio Maltese) si son già bruciate da sole, annunciando che, in caso d’elezione, lasceranno il posto a quello dopo in lista. Una genialata che ha alienato migliaia di voti e dimostra anche una profonda ignoranza delle più basilari regole di comunicazione politica.

Deve averlo ben fiutato Sonia Alfano, a cui venne chiesto di candidarsi tramite Ingroia (a volte ritornano), ma rifiutò perché “c’erano persone incompatibili con la mia storia” (e ci credo, andava ai convegni di Forza Nuova, a suo agio con gente di sinistra non ci si poteva trovare).

Mi auguro di avere torto marcio e, per quel che mi riguarda, voterò la lista. Quel che è certo è che così, a Sinistra del PD, non si può continuare.


8 aprile 2014


dal sito Qualcosa di sinistra



1 commento:

  1. Non ne ho molta di fantasia. Perché credo che l’utopia sia la luce per un domani migliore. Per far sì che questo entri nelle menti va alimentata e credimi faccio molta fatica perché io appartengo alla generazione nata nel’era fascista dove gli analfabeti erano la maggioranza. Siamo sopravvissuti al fascismo, alla distruzione della guerra, ma il sogno utopico non ci a mai abbandonato! Con sacrificio abbiamo ricostruito l’Italia da consegnare ai nostri figli per un domani migliore. L’ignoranza credevamo fosse la nostra debolezza, i fatti ci hanno smentito. Noi senza licenza elementare abbiamo avuto come insegnante l’esperienza che ci ha fatto capire che le ideologie non esistono, sono solo create ad arte dalla classe dominante per creare fazioni da sottomettere al proprio volere. Ti domanderai, ma dove vuole arrivare? Ci arrivo subito: al sogno utopico! Che se venisse coltivato è l’unica salvezza L’utopia, unica luce per un domani migliore, senza partiti che fanno chiacchiere da 66 anni. Utopia per un popolo coeso da l'interesse comune non dei pochi come avviene da sempre con la sparizione di tutto ciò che sino ad oggi ci ha ingannato per il loro tornaconto. Sfruttando credenze politiche e religiose, hanno approfittato dell’ignoranza per gettare radici cosi profonde del male da ingannare anche chi ignorante non è. Tutto questo ha fatto il suo tempo per questo più li lasceremo al potere e più si avvicinerà la fine. Fa da spia la crisi mondiale creata dalla cupidigia umana, anticamera della fine di tutto! L’unico antidoto? E’ il sogno utopico che diventa realtà rispecchiando cosi il volere di chi ha creato un mondo perfetto. Dominato dalla gente più imperfetta che esiste sulla faccia della terra. L’utopia è il messia del terzo millennio dove quel’uno per cento che domina il mondo cederà il passo al nuovo, privo dell’interesse dei pochi a beneficio di tutto il mondo unito in un solo credo la fratellanza. Scusami se ti ho annoiato, ma noi ignoranti con pochi vocaboli ci ripetiamo allungando lo scrivere per spiegare il nostro pensiero.
    PS: Non c’è nessuna differenza fra (Democrazia e Comunismo). Sino a che nel Mondo prevarrà la cupidigia (umana) il Popolo sarà sempre sfruttato dalla classe dominante. Il cambiamento ci sarà quando il credo di tutte le forze Politiche si completerà fondendosi a formare un solo credo: Eguaglianza sociale.VITTORIO

    RispondiElimina

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF