mercoledì 27 giugno 2012
RICOMINCIAMO DA CAPO? di Manuel Santoro
RICOMINCIAMO DA CAPO?
MESSAGGIO AL GRUPPO DI VOLPEDO
di Manuel Santoro
A 120 anni dalla nascita del Partito del Lavoratori italiani, PSI dal 1895, è arrivato il momento di ripensare ad una soggettività socialista, aperta, organizzata e strutturata, che contribuisca al ripensamento della sinistra italiana. Una soggettivita’ socialista che, nel senso piu’ democratico e trasparente, coinvolga tutte quelle forze, quelle soggettivita’ e quei filoni ideali del socialismo italiano interessate a riprendere il ragionamento di uno “stare insieme”, di una lotta comune, con l’obiettivo di creare, anche in Italia, un punto di riferimento per i deboli nelle societa’.
Le ragioni di questa posizione sono molteplici. Iniziando dallo stato disarmante in cui versa il socialismo italiano. L’erede “ufficiale” del socialismo italiano, il PSI, aleggia con percentuali leggere verso una alleanza moderata e conservatrice riproponendo la linea cuscinetto di Fiuggi tra PD e UDC. Ormai del tutto scomparso dall’orizzonte della sinistra italiana e, quindi, del tutto insufficiente ad una azione propositiva di rilancio del socialismo in Italia, il Partito Socialista Italiano si avvia lentamente alla conclusione di un processo di moderatizzazione neo-centrista il quale non prevede analisi profonde dei processi economici e sociali, ne tantomeno, ricette seriamente riformiste e di sistema. Chi, nei decenni, e’ uscito oppure e’ stato allontanato dal PSI, e’ oggi in altri soggetti politici, associazioni, gruppi vari, piccoli o grandi, noti o meno noti, oppure si e’ dato a vita privata.
Certo, nella scena politica del centrosinistra giganteggia il Partito Democratico il quale, con la sua ambiguita’ fondativa di essere di centro e di sinistra, e con la sua forza di attrazione delle forze limitrofe molto spesso assecondanti per fini ellettoralistici, svuota la potenziale progettualita’ di una diretta concorrente alla sua sinistra. Una alternativa di sinistra e socialista.
L’effetto di una futura alleanza, ad oggi probabile, tra PD, UDC e PSI sara’ quello di fare chiarezza; primo passo per una ripresa del cammino socialista. Se anche SeL dovesse unirsi al cartello (ma potrebbe anche non farlo e decidere finalmente di sposare il socialismo), allora lo spazio politico per riorganizzare il socialismo diventerebbe enorme e palpabile. Si creerebbe uno spazio largo in cui cominciare a lavorare ad una costituente socialista, ricomponendo, come esposto nella lettera invito al convegno, i filoni ideali del socialismo italiano.
Compagni, io penso che il socialismo in Italia, in Europa, nelle societa’ del mondo, sia vivo nelle idee e nei valori. E’, invece, la sua pratica, la sua organizzazione in soggettivita’ a non essere ancora germogliata. Vaghiamo, ancora, alla ricerca di un punto di approdo, spesso offerto da altri per altri fini, senza renderci conto che esso è nella nostra opera di costruzione politica ed organizzativa. Il socialismo brucia ancora nella militanza di tantissime donne ed uomini e non va vanificato. Se manca, come penso, il coraggio di sfidare il futuro, per il bene di tutti, nella costruzione di un soggetto politico socialista, affrontiamo la sfida. Penso che sia ormai diventata primaria la necessita' di riprendere il cammino dell'unita' dei socialisti all'interno di un ragionamento che ci conduca ad un ripensamento della sinistra italiana, la quale dovrà essere socialista.
Unità come una più compiuta rifondazione del socialismo.
27 giugno 2012
ANNIVERSARIO FONDAZIONE DEL PARTITO DEI LAVORATORI
GENOVA SALA SIVORI - SABATO 30 GIUGNO 2012
Manuel Santoro
Partito Socialista Italiano
Direttivo nazionale Lega dei Socialisti
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