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domenica 12 luglio 2015

IL SIGNORE DEI SOGNI di Roger Zelazny





IL SIGNORE DEI SOGNI di Roger Zelazny
di Massimo Luciani 




Il romanzo “Il signore dei sogni”, conosciuto anche come “Signore dei sogni”, (“The Dream Master”) di Roger Zelazny è stato pubblicato per la prima volta nel 1966. È una versione ampliata del romanzo breve “He Who Shapes”, vincitore del premio Nebula. In Italia è stato pubblicato dalla Casa Editrice La Tribuna nel n. 148 di “Galassia”, all’interno del n. 34 di “Bigalassia”, da Mondadori all’interno del n. 18 de “I Massimi della Fantascienza” nella traduzione di Gabriele Tamburini, da Sellerio Editore nel n. 3 di “Fantascienza” nella traduzione di G. G. Pallagianni e di nuovo da Mondadori nel n. 149 di “Urania Collezione” nella traduzione di Gabriele Tamburini. Quest’ultima edizione edizione è anche disponibile in formato Kindle su Amazon Italia e Amazon UK e in formato ePub su IBS.

In un futuro in cui la tecnologia ha portato al benessere fisico, la sovrappopolazione sta causando seri problemi psicologici nella gente. Ciò ha portato a notevoli sviluppi nel campo della psichiatria tra cui la formazione neurocondivisa, che permette la comunicazione tra i cervelli di due persone diverse. Essa viene usata per portare avanti una sofisticatissima forma di psicoterapia.
Charles Render è il migliore nel campo della formazione neurocondivisa eppure non è soddisfatto. Un giorno viene contattato da Eileen Shallot, una psichiatra che vorrebbe entrare nel campo della formazione neurocondivisa ma ha un problema fino a quel momento insormontabile dato che è cieca dalla nascita. Quel tipo di psicoterapia richiede una gran dimestichezza con la gestione delle immagini e Render accetta di insegnarlo a Shallot, un compito più difficile di quanto pensi.
Roger Zelazny aveva cominciato a scrivere Fantascienza già negli anni ’50 ma inizialmente si trattava di un’attività amatoriale. Fu solo negli anni ’60 che cominciò a scrivere professionalmente. Tra i suoi primi grandi successi ci fu il romanzo breve “He Who Shapes”, vincitore del premio Nebula. Zelazny ampliò quel romanzo breve per ottenere “Il signore dei sogni”.

Il romanzo è la storia di Charles Render, il miglior Formatore in circolazione. Il suo lavoro è una forma avanzatissima di psicoterapia che gli permette di esaminare direttamente l’inconscio dei suoi pazienti. Ciò grazie a una tecnologia che gli permette di collegare la sua mente a quella del suo paziente. Nella neurocondivisione, il Formatore controlla una simulazione che ricrea sogni e neurosi del paziente per poterlo curare.
Render cerca sempre nuove sfide ed è per questo che accetta di aiutare Eileen Shallot, una psichiatra cieca dalla nascita che vuole diventare una Formatrice. La donna deve imparare a gestire le immagini alla base della neurocondivisione ma vari Formatori hanno rifiutato di provarci.

La storia è basata soprattutto sull’attività di Render alternando eventi nel mondo reale e altri all’interno della neurocondivisione. Il rapporto che si crea tra lui ed Eileen Shallot è una delle basi del romanzo ma il protagonista viene sviluppato anche attraverso i suoi rapporti con altri personaggi. In particolare, viene dato molto peso alla sua ossessione per la salute del figlio.

“Il signore dei sogni” contiene vari elementi tipici delle storie di Roger Zelazny. La neurocondivisione permette ad esempio di avere alcuni elementi mitologici. Il romanzo contiene anche parecchi riferimenti psicoanalitici, inevitabile visto il suo tema principale.

Era tipico delle storie di quest’autore che i protagonisti fumassero. Zelazny era un fumatore e proiettava quella sua dipendenza sui suoi personaggi. Leggendo oggi questo romanzo ciò è bizzarro considerando che il protagonista dovrebbe essere un esempio di salute fisica e mentale.

Il romanzo è davvero breve anche per gli standard degli anni ’60, con non molte aggiunte rispetto alla storia originale. Per questo motivo è per certi versi una montagna russa in cui il lettore viene proiettato in una serie di visioni di sogno. Per il resto, è degna di nota la presenza di Sigmund (parlando di riferimenti psicoanalitici), un cane alterato per poter essere ancor più straordinario degli attuali cani guida per i ciechi.

Nel 1984, è uscito il film “Dreamscape – Fuga nell’incubo” (“Dreamscape”), che è basato solo in parte sulle idee de “Il signore dei sogni”. Secondo me un film che fosse davvero un adattamento di questo romanzo potrebbe essere straordinario se ben fatto perché credo che la storia abbia un potenziale notevole dal punto di vista visivo.

Il romanzo breve era più concentrato sulla storia principale e in parte la storia è invecchiata e oggi non è più così sorprendente. Ciò perché “Il signore dei sogni” è diventato un classico e i temi del romanzo sono stati sviluppati nel corso degli anni da altri autori. Secondo me l’allungamento non è riuscito completamente ma credo che valga comunque la pena di leggerlo, anche più volte per cogliere tanti dettagli che arricchiscono la storia.





8 giugno 2015


dal sito http://netmassimo.com/




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